giovedì 3 maggio 2012

Forestali: operai disperati, c'è anche chi rischia di perdere la casa


di Leonardo Bianco

L’appuntamento era per le 9,30 a piazza Municipio. E’ qui che martedì mattina si sono ritrovati gli operai forestali insieme ai dirigenti della Cisl per accogliere l’arrivo di Monsignor Andrea Magione, arcivescovo di Benevento.
Erano in tanti gli operai forestali che hanno voluto essere presenti alla manifestazione voluta dalla Cisl provinciale per solidarietà nei loro confronti e nei confronti dell’intero territorio sannita.

Le facce degli operai erano facce di chi con dignità sta vivendo un momento difficile, c’è rabbia ma la loro protesta è composta. Non tutti hanno voglia di parlare, loro erano lì soprattutto per ascoltare le proposte e le eventuali soluzioni ai loro problemi e chi decide di parlare lo fa con pacatezza. Raffaele Russo di San Giorgio la Molara, ha un figlio di venti anni disoccupato, a portare lo stipendio a casa è solo lui, ma ora da oltre otto mesi non percepisce un euro. E’ preoccupato Raffaele.

“Ho un mutuo sulle spalle e le rate scadute” dice l’operaio quasi rassegnato, “riusciamo a tirare avanti grazie alla pensione di mia madre (la donna percepisce poco più di 400 euro al mese), ma ho paura di perdere la casa che ci è costata una vita di sacrifici”. Come Raffaele, anche Angelo Costantino di San Marco dei Cavoti (49 anni) è l’unico a percepire un reddito in famiglia, sposato con un figlio a carico dice “da mesi in casa viviamo una situazione di malumori e contrasti, abbiamo perso la tranquillità e non c’è nessuno, nemmeno i genitori, che possono darmi una mano”.

Giuseppe Vella, 54 anni di San Giorgio la Molara, da 33 anni operaio forestale, ha sei figli di cui quattro maggiorenni e disoccupati. Ci sono Raffaele Capobianco e Luigi Ruggero entrambi di 46 anni, anche loro di San Giorgio la Molara. Il primo ha due figli che vanno a scuola e vive in casa d’affitto. Il secondo, ha due figli piccoli anche lui, dice vivo a casa di mia madre e la situazione è difficile, “non riesco più a pagare le rate della macchina”. Sia Raffaele che Luigi, come gli altri colleghi, sono gli unici a portare a casa i soldi a fine mese.

Qualche operaio se la prende con la Comunità Montana, ma in realtà, ci dice Leonardo Iampietro, (Rsa Fai-Cisl del Fortore), “l’ente fortorino non c’entra niente, noi dipendiamo direttamente dalla Regione, è lì che devono risolvere il nostro problema.
Nell’introduzione della Messa, svoltasi nella Chiesa Madre di San Bartolomeo in Galdo, l’arcivescovo di Benevento Andrea Mugione afferma: “siamo qui per questa celebrazione eucaristica per testimoniare la nostra vicinanza a questi fratelli forestali che vivono un momento difficile”. Nell’omelia il presule ha lanciato un messaggio di speranza per le genti del Fortore che più di altri vivono un momento difficile.

La manifestazione poi si è spostata nella sala consiliare dove c’è stato un momento di riflessione. A coordinare i lavori c’era Mario Pedicini, giornalista, ha ricordato le motivazioni per la quale la Cisl sannita ha voluto a tutti i costi che la manifestazione nel Fortore: “Il primo maggio festa dei lavoratori a San Bartolomeo in Galdo vuole essere un gesto di attenzione e di comprensione delle difficoltà che questa terra vive”. Ha sottolineare la gravità della situazione è stato Attilio Petrillo, segretario provinciale della Cisl, il quale ha preso un preciso impegno: “al presidente della Provincia cimatile nel contratto per il Sannio chiederemo di mettere in primo piano la vertenza Fortore-Tammaro”.

Per Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Benevento, “bisogna dare speranza, perché senza speranza non ci sono progetti e non c’è futuro”. Antonio Velotti, vicepresidente Anteas, ha ricordato le difficoltà degli anziani in questo momento di crisi, dicendosi preoccupato per un territorio abbandonato. A chiudere gli interventi è stato il segretario generale Cisl-Fai Augusto che ha individuato nella politiche a discapito della montagna i problemi dello spopolamento e della desertificazione dei territori interni. “Basta con la politica del pronto soccorso – ha detto Cianfoni – bisogna cominciare a fare una politica di prevenzione per evitare il disastro ambientale dei nostri territori, soprattutto quelli di montagna”.

Le conclusioni e il messaggio di chiusura è stato affidato all’arcivescovo Andrea Magione: “In questo momento difficile a noi della Chiesa tocca aiutare a sopravvivere la gente, ma allo Stato tocca dare benessere e dignità alla persona e al lavoratore”.
Alla manifestazione erano presenti tra gli altri il segretario regionale Fai, Santese, il segretario provinciale Cisl-Fai, Alfonso Iannace.

Erano presenti i sindaci di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, di Montefalcone, Assunta Gizzi, di San Giorgio la Molara, Luigi Paragone e di Ginestra degli Schiavoni Zaccaria Spina, il quale era presente anche come Presidente della Comunità Montana del Fortore, il quale è pronto a convocare un Consiglio generale dell’Ente per affrontare, partendo dalla vertenza dei forestali, tutte le criticità del territorio fortorino sperando “di trovare quell’unione che va la di là delle appartenenze politiche. Siamo pronti a battere i pugni sul tavolo per farci ascoltare – ha continuato il sindaco di Ginestra – useremo tutte le strategie possibili per dar voce e soluzione ai problemi dei nostri territori”.

Al primo cittadino è toccato fare gli onori di casa. Sangregorio, nel ribadire l’urgenza della soluzione dei forestali e facendosi portavoce di tutti i sindaci presenti, ha messo in evidenza come il mancato pagamento degli stipendi sta arrecando un grave danno all’economia del territorio. Il sindaco di San Bartolomeo inoltre ha rimarcato come questo territorio ancora una volta, dalla sanità, passando alla viabilità e ai trasporti sia stato oggetto di promesse mancate e di “prese in giro continue”.

(Tratto dal quotidiano: "Ottopagine-Benevento")

mercoledì 2 maggio 2012

Foiano di Valfortore pronto il piano energetico


L’amministrazione comunale di Foiano di Val Fortore il 23 maggio prossimo presenta il suo piano energetico in occasione della conferenza di servizi che dopo otto anni vede concludersi l’iter autorizzativo della Società Ecoenergia S.r.l relativa all’impianto da 30 Mw in località Iardino e Ponte Carboniera.
Sull’argomento l’assessore Giuseppe Ruggiero con delega alle attività produttive spiega come l'amministrazione comunale “non si è mai fermata nella programmazione energetica del proprio territorio, ben prima e molto oltre la L.R. 11/2011 c.d “legge Colasanto”. In atti, il due marzo scorso si è tenuta la conferenza conclusiva della società Elettromena S.r.l. per un impianto di 4 Mw in località Piano del Casino. Intanto, in questi mesi si è riusciti a programmare l'integrazione di due impianti in località Piano delle Madrie, rispettivamente della IVPC Power 12 e della San Marco Power, nelle aree oggi interessate dalle istallazioni della ErgEnergia, ex IVPC Power 3”.

Nel piano energetico poi, sono contemplate anche le azioni di potenziamento dell'elettrodotto che collegherà la sottostazione di località Cretta con il neo impianto di Ariano Irpino, “facendo uscire – commenta ancora Ruggiero - la rete elettrica della Val Fortore dalla situazione di criticità che riduce le potenzialità delle infrastrutture eoliche”. “Siamo di fronte a ben 27 Mw di potenza istallata - dichiara l’assessore - nella sola località Piano delle Mandrie, che vanno a sommarsi ai 12 Mw in località Montagna, avendo chiesto ed ottenuto la rimodulazione del progetto areale della società Investimenti e Sviluppo srl. La sfida futura è portare gli introiti dell'eolico per il comune a circa un milione e mezzo di euro entro il 2016, attraverso scelte oculate e rispettose in virtù di una attenta programmazione”

Dell’importanza strategica delle fonti rinnovabili l’amministrazione comunale è certa, a patto che vi sia un’accorta gestione che non mini gli equilibri ambientali e di salute pubblica, in tal senso si sta procedendo a stilare lo schema unico di convenzione per quanto riguarda gli attraversamenti degli elettrodotti di impianti da realizzarsi in altri comuni e che hanno Foiano come punto di connessione.

Sul fronte del fotovoltaico si è già aderito alla manifestazione d'interesse dei “1000 tetti fotovoltaici” della Provincia di Benevento per lo stabile della scuola elementare e del municipio.

In tema di normativa nazionale sulle fonti rinnovabili, Ruggiero sottolinea come il decreto del governo Monti in procinto di emanazione, almeno nelle premesse, possa costituire un viatico di rilievo per il destino dell'agricoltura nella Valle del Fortore. “Da mesi abbiamo allo studio contatti con aziende promotrici di impianti di Biogas, primo passo per la riconversione della nostra agricoltura, che dal 2013 non potrà più contare sull'incentivazione comunitaria, per cui crediamo che la rotazione delle colture, obbligatoria nei prossimi anni, possa essere accompagnata o integrata da colture energetiche beneficiando degli incentivi sulla cessione dell'energia elettrica prodotta da questi sistemi”.

“L’amministrazione di Foiano di Val Fortore – ha concluso Ruggiero - approva nuovi piani di investimento privato nelle more di creazione di nuova ricchezza per il territorio, vigilando costantemente affinché le ricadute restino a disposizione di chi le ha generate”.

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lunedì 30 aprile 2012

S. Bartolomeo in Galdo: Per 1° maggio l’Arci Sbig organizza una giornata di musica

In occasione del 1° maggio l’Associazione Arci SBIG di San Bartolomeo in Galdo apre le porte alla musica dal vivo in una giornata di festa come quella dei lavoratori. Il Fortore oggi più che mai è piegato dalle conseguenze forti che la congiuntura economica generale scarica sui singoli territori: i tagli ai trasporti, i licenziamenti nel pubblico e nel privato, la chiusura di piccole aziende e la continua emigrazione dei giovani verso nuove mete aumentano l’insofferenza e la preoccupazione di tutta quella gente che, nonostante tutto, non smette di rimboccarsi le maniche e continuare a sperare, attraverso il proprio lavoro, nel proprio futuro.

Il primo maggio Live sarà una giornata di riflessione ma anche di festa: la festa della musica e della condivisione, la festa di coloro che attraverso la propria arte cercano di instillare quella speranza necessaria a superare momenti difficili come quello attuale. A tale scopo alle 17 e fino alle 21 suoneranno in Piazza municipio 8 formazioni musicali fortorine di diversa natura ed estrazione musicale e culturale, la giornata sarà aperta da un pranzo di primavera e chiuderà con un Dj set.

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