sabato 31 dicembre 2011

Crescita e rigore sono inconciliabili

“Crescita e rigore, cioe’ austerita’, sono inconciliabili”. E’ il grido d’allarme degli economisti Riccardo Realfonzo, ordinario nell’Universita’ del Sannio, e Antonella Stirati, professore di Economia politica all’Universita’ Roma Tre, che sulla rivista online “Economia e politica” contestano le certezze del premier Monti e della sua “manovra di ‘risanamento’ aspramente restrittiva”, ma anche i diktat della cancelliera tedesca Merkel.

“L’origine della crisi italiana - sostengono Realfonzo e Stirati - non sta nell’indebitamento pubblico eccessivo e la politica di austerita’ non frena ma, al contrario alimenta la speculazione, in quanto determina recessione, disoccupazione e aumento delle insolvenze dei soggetti indebitati, si tratti di famiglie o imprese”. Allora, a livello europeo “l’unica strada per fermare il rialzo dei tassi di interesse e gli attacchi speculativi contro i titoli del debito pubblico e’ una politica di intervento della BCE sul mercato dei titoli, volta ad abbassare e stabilizzare i tassi di interesse sui debiti sovrani dell’area. Questa politica non risolverebbe i problemi strutturali, con la Germania che vanta un surplus commerciale piu’ grande di quello cinese”, ma “porrebbe fine alla situazione di emergenza, ridurrebbe gli oneri della spesa per interessi nei bilanci pubblici e creerebbe le condizioni per un reale confronto democratico sulle modalita’ per rilanciare l’economia e il progetto di Unione europea, al riparo da fanatismi liberisti”.

Sul fronte italiano, sostengono Realfonzo e Stirati, “sotto l’ombrello di una BCE che agisse finalmente da prestatore di ultima istanza”, la ricetta necessaria diverge da quella del governo e puo’ cosi’ essere sintetizzata: “Far pagare le tasse a chi puo’ e deve; ridurre il carico fiscale sui redditi da lavoro dipendente; promuovere un modello di specializzazione produttiva legato alla ricerca, alle nuove tecnologie, alla creazione di imprese di medie e grandi dimensioni in settori strategici per la nostra economia. Non c’e’ invece una emergenza pensioni”.

Insomma, “l’equita’ va nella stessa direzione della crescita: la redistribuzione del reddito verso i redditi da lavoro genera maggiori consumi, fa aumentare la domanda aggregata, sostiene il mercato interno”, ma anche qui occorre fare attenzione: “La crescita declinata alla stregua della manovra Monti come incentivi e benefici fiscali alle imprese - concludono Realfonzo e Stirati - non sostiene l’attivita’ produttiva e l’occupazione: non risolve i problemi delle imprese in crisi, perche’ non c’e’ mercato per i loro prodotti, fornendo al massimo un transitorio sollievo”. (AGI)

martedì 20 dicembre 2011

Baselice, nuovo punto P@ss. Presso il Comune il casellario giudiziale


Dallo scorso 20 dicembre il centro servizi al cittadino, ubicato al piano terra della casa comunale, potrà contare su un nuovo servizio per cittadini ed imprese: il punto P@ss.

Accanto ai servizi esistenti e già erogati alla collettività, quali il punto Qui-Enel ed il Punto-Inps, da oggi e' possibile anche usufruire del servizio di rilascio di certificati e visure inerenti i carichi pendenti ed il casellario giudiziale, in ambito civile e penale, che e' appunto il cd. Punto P@ss.

A comunicare l'iniziativa e' l'assessore Brancaccio, già responsabile del settore dei servizi comunali, che avendo la possibilità di attivare, anche per il comune di Baselice, tale iniziativa non se l'e lasciata sfuggire e si e' immediatamente messo all'opera per avviare l'iter autorizzativo presso l'apposita sezione del ministero della Giustizia presso la Corte di Appello di Napoli.
Infatti, proponendo alla giunta comunale di deliberare in tal senso ha ottenuto, nei giorni scorsi, il via libera alla attivazione del servizio in questione, il quale e' attivo a tutti gli effetti con le medesime modalità già vigenti presso la Procura ed il Tribunale.

“Da oggi- gli utenti (cittadini ed imprese)- ha dichiarato Brancaccio -, non dovranno più recarsi presso la competente Procura o Tribunale della Repubblica per richiedere e successivamente ottenere il rilascio di tali certificati, ma potranno fare ciò comodamente dalla sede comunale con notevole risparmio di tempi e costi. Per i primi mesi, e prima che venga formato l'apposito personale, sarò io stesso a curare le domande dei richiedenti anche per una maggiore elasticità e praticità del servizio, il quale ha a che fare con una materia abbastanza delicata".

Altre iniziative, sempre inerenti lo sportello del servizio al cittadino, sono in cantiere per il prossimo anno ed anche qui si cercherà di ottenere il massimo per Baselice e la comunità tutta, anche perché tra gli obiettivi della amministrazione Canonico vi è proprio quello di snellire la burocratizzazione e rendere quanto meno travagliato possibile la fruizione dei servizi basilari per i cittadini.

domenica 18 dicembre 2011

Ora tocca a noi

Postiamo un articolo uscito ieri su www.gazzettadibenevento.it che ci riguarda molto da vicino, dal titolo "Il Sannio si sgretola e la politica sta a guardare. Il Consiglio comunale di Colle Sannita ha deciso all'unanimità: Via dal Sannio e dalla Campania". Ora tocca a noi. Tocca al consiglio comunale di Baselice, al sindaco Canonico, deliberare il passaggio con il Molise e indire il referendum. Nel Fortore deve essere Baselice a portare avanti la battaglia per ragioni storiche, geografiche e culturali. Poiché era il nostro comune ad essere capoluogo del circondario molisano (con Foiano e Castelvetere) prima che il nuovo governo unitario, tra proteste dei fortorini dell'epoca, decidesse di aggregarci alla nuova Provincia di Benevento.

Il Sannio si sgretola e la politica sta a guardare... E di ieri una notizia che ha del sorprendente. Il Consiglio comunale di Colle Sannita, il cui sindaco è Giorgio Carlo Nista, a cui certamente non si può addebitare di essere un "antiprovincia" visto che è stato più volte consigliere provinciale e per intere consiliature assessore, ha stabilito all'unanimità di voler abbandonare il Sannio e dunque la Campania, per aggregarsi al Molise.

E la procedura per arrivare all'obiettivo, se si guarda bene, non è poi nemmeno tanto complicata. Solo un po' lunga questo sì, ma arriverà a fine.
La deliberazione di ieri verrà ora trasmessa all'Ufficio Centrale dei Referendum presso la Suprema Corte di Cassazione che, una volta effettuate le verifiche di rito, indirà il referendum di concerto con la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tutti gli aventi diritto di Colle Sannita andranno così al voto per esprimere la propria opinione: Sì o No via dal Sannio. Per dare valore al referendum dovranno esprimersi per il sì il 50% più uno degli aventi diritto.

Poi sarà il Parlamento che, sentite le due Regioni interessate, la Campania ed il Molise, con legge ordinaria, stabilirà il passaggio. Ma sarà tutto di routine, solo con una procedura necessariamente lunga.
Il fatto è che con l'uscita dal Sannio di Colle Sannita si potrebbe aprire un lungo elenco di paesi che scappano dalla Campania senza che la politica nostrana riesca, sappia o voglia governarne il processo.

Intanto si chiuderà mercoledì prossimo, 21 dicembre a Fragneto Monforte, alle ore 18.00, il tour del Comitato "Salviamo il Sannio" che sta cercando di far capire alle comunità locali della necessità di passare con il Molise per formare il Molisannio.
Solo che il Comitato non chiede che ciò avvenga alla spicciolata, ma con un atto del Consiglio provinciale sannita per la indizione del referendum su tutto il territorio provinciale.

Insomma tutti insieme anche per una migliore gestione del passaggio, sotto tanti punti di vista, con un'altra Regione. Questa decisione del Comune di Colle Sannita si spera possa finalmente indurre al ragionamento la Rocca dei Rettori. Peraltro sembra che oramai sia cosa fatta. Ora non è più solo il governo di centrodestra che dice di annullare le Province. Lo è anche quello tecnico di Monti che è appoggiato tanto dal centrodestra quanto dal centrosinistra.

Più o meno come scrivevamo noi all'indomani dell'inutile, violento e solo populista e veemente attacco di Cimitile al governo che a lui non è mai sceso giù perché gli stava togliendo la Provincia. Ora è il popolo che gliela svuoterà, prima dei governanti.

giovedì 15 dicembre 2011

Terzo forum "L'altra energia"


E’ iniziato questa mattina, negli spazi espositivi del Museo Arcos d’arte contemporanea al Corso Garibaldi, il III Forum “L’Altra Energia: prospettive di sviluppo per un futuro sostenibile. Energia, ambiente e paesaggio, insieme per un nuovo sviluppo territoriale: obiettivo semplice o superbo?”, promosso dall’assessorato alle politiche per l’energia della Provincia di Benevento, nell’ambito dei Seminario di Sannio Sity. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Unione Europea, Ministero per l’ambiente, Università degli Studi del Sannio, Confindustria di Benevento, Patto delle Province, Patto dei Sindaci, UPI – Spazio Europa e Benevento di energia.

Ad aprire il convegno è stato il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, il quale ha dichiarato che “siamo nel pieno di una crisi economica nazionale ed internazionale ed oggi ne siamo finalmente tutti consapevoli anche se con colpevole ritardo. Una scelta strategica però va fatta proprio in questo momento: non possiamo lasciare libero il mercato di andare avanti senza regole e guida. I Governi stanno intervenendo a partire dagli Stati Uniti per lanciare politiche energetiche innovative che finanziano la ripresa. In Italia in materia di energia siamo molto indietro, addirittura pensavamo fino a pochi mesi fa al nucleare: ora noi invece sul piano locale siamo consapevoli che il crollo del PIL nel Sannio ha registrato un -14% tra il 2008-2009 con settori produttivi scomparsi per sempre e che dunque bisogna pensare a nuove ipotesi di sviluppo strategico puntando dunque sulla “green economy”. Abbiamo condizioni naturali, competenze per attivare nuove politiche energetiche: autonomia di crescita, autonomia di pianificazione, governance condivisa con i territori con il Patto dei Sindaci e i Piani di azione locale. Abbiamo puntato sul solare e sulla risorsa della diga di Campolattaro, cercando di dare controllo all’eolico, risparmio ed efficienza degli impianti. Purtroppo registriamo che ancora oggi nella Manmovra del Governo Monti c’è una povertà di misure per l’efficientamento energetico ed il risparmio. Proprio per queste strategie che noi abbiamo impostato come Provincia, ci spingono a ribadire il nostro “no” all’abolizione delle Province”.

Subito dopo ha preso la parola l’assessore provinciale alle politiche per l’energia, Gianvito Bello, il quale si è riferito a Jeremy Rifkin che ha parlato di terza rivoluzione industriale caratterizzata dal protagonismo della green economy. “I territori – ha detto Bello – saranno al centro delle scelte, dovranno essere maggiormente coinvolti e rispettati. Il nostro Fortore è stato violentato dalle pale eoliche. E’ possibile creare un modello di sviluppo eco-sostenibile, cioè rispettando ambiente e paesaggio? La domanda di energia è cresciuta e dunque anche l’emissione in atmosfera: nel 2035 la Cina contribuirà con il 70% di incremento alle emissioni in atmosfera: 99 milioni di barili. L’80% è coperto in Italia da fonti non rinnovabili. 211 miliardi di investimenti nel mondo per le rinnovabili, molo maggiore che per le fossili; in Italia il giro d’affari sulle rinnovabili è raddoppiato. Ma dobbiamo raddoppiare la nostra produzione da fonti rinnovabili per restare nei parametri di Kyoto. Ma non ci riusciremo, per mancanza di misure a livello governativo con blocco di investimenti: manca il Piano energetico nazionale. Come superare questi gap? Noi abbiamo avviato Accodi di programma con Confindustria, Università, comuni, associazione di imprese e dei cittadini: questo modello di federalismo orizzontale ha coinvolto tutti gli attori”.

Si è poi entrati nel vivo del dibattito con la prima sessione dedicata al tema “Green e Smart City: sviluppo ed innovazione tecnologica per un territorio ad emissione zero”. Il prof Elio Manti, consulente del Ministero dell’ambiente, ha affermato che occorre avviare nuove politiche con i territori per nuove politiche energetiche. Le politiche energetiche possono avere enormi ricadute economiche per i territori di insediamento delle centrali di produzioni energetiche; purtroppo non vengono redistribuite ai cittadini, alle imprese alle istituzioni dove sono insediate le centrali. Da gennaio del prossimo anno cominceremo a finanziarie tre immobili di efficientamento energetico in provincia di Benevento: il contesto del territorio sannita per diffondere cultura energetiche alternative. Le politiche di sviluppo si innestano con quelle energetiche a partire dalle aree urbane: gli amministratori locali hanno il dovere di intervenire. Il CIPE sta per varare il Piano Sud Ambiente per un miliardo di euro per sbloccare il FAS nazionale per avviare nuovi interventi per 350 milioni di Euro per le sei Regioni meridionali. Le Regioni del Sud ha avuto immense risorse, ma non sono bastate; ma occorre soprattutto generare impulso alle economie locali. Le Province possono svolgere un ruolo ideale per le politiche energetiche, climatiche ed ambientali, raccogliendo i bisogni dei territori, dando senso all’idea di sussidiarietà e di politiche dal basso.

Solo per le aree urbane campane e delle altre regioni meridionali erano disponibili per il 2007/2013 per l’efficienza energetica e climatica sono stati allocati 11miliardi di Euro; ma ne sono state programmato solo il 17% e speso solo il 6%: dunque le Regioni fanno fatica a programmare e a spendere; forse gli altri locali avrebbero fatto di meglio. Anche fino al 2020 le nuove politiche europee sono allocabili ingenti risorse finanziarie, soprattutto per l’efficientamento delle fonti energetiche. Dunque, le Province come quella di Benevento che si stanno attrezzando saranno avvantagiate. Le green economy metta a valore gli asset economici, ambientali, energetici e cognitivi disponibili, sostenendo la piena integrazione delle politiche e degli interventi a tutto campo in un quadro strategico coerente che promuove le energie rinnovabili.

Rosario Lanzafame, ordinario dei sistemi per l’energia e per l’ambiente Università degli studi di Catania e presidente per l’Autorità per l’energia e l’ambiente di Catania, ha spiegato che purtroppo la cultura delle politiche energetiche alternative non sono molte diffuse nel Mezzogiorno: in Sicilia il Patto dei Sindaci coinvolge 18 comuni, in Lombardia 108. Alcuni programmi europei vedono l’Italia partecipare con appena tre Province, mentre in Germania ne sono a decine. L’umanesimo del Terzo Millennio deve essere un fatto culturale: eppure in Marocco stiamo per creare un impianto tutto italiano per dare energia a 300 milioni di persone. L’Italia ha perso tutti i treni di innovazione tecnologiche e oggi costruiamo solo su licenze straniere. Nel nostro Paese l’energia elettrica costa tre vole in più che in Francia; in Italia non c’è alcun controllo sulla co-imbentazione: in questo l’Italia è agli ultimi posti in Europa. Noi consumiamo troppo ed inutilmente, purtroppo non abbiamo alcuna regola e i Paesi emergenti spingono per consumare nuova energia e nuove quantità emettendo CO2 in atmosfera perché hanno bisogno di dare progresso ad aree poverissimi.

Il prof. Mariano Gallo, docente di Ingegneria dei trasporti all’Università del Sannio, ha evidenziato la crescita dei consumi energetici per i trasporti ed ha illustrato il progetto di bike sharing (biciclette in affitto con pedalata assistita) per la città di Benevento. Sui costi di 60mila euro, ha detto il prof. Gallo, si cerca di avere un utile attraverso pubblicità ed incentivi.

Filippo De Rossi, preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, ha sottolineato che nel Sannio stiamo assistendo ad un piccolo miracolo perché le politiche energetiche stanno subendo una notevole accelerazione proprio perché il coordinamento è affidato alle Province. Il Consiglio degli Ingegneri dice che la domanda di ingegneri con competenze energetiche è aumentato dell’80%. Nel centro storico (500 famiglie) di Benevento il comportamento energetico (a causa delle dispersioni di calore) è molto deficitario in particolare in regime invernale. Altri quartieri di Benevento staranno anche peggio: per il principio di consapevolezza, occorre che gli amministratori pubblici sappiano che nel 2020 pagheremo multe europee per queste deficienze, ma occorre sapere che per il privato gli interventi di regolazione delle dispersione del calore si ammortizzano in 30-50 anni.

Il sindaco di San Bartolomeo Galdo Vincenzo Sangregorio ha infine evidenziato come i Comuni stanno lavorando per il risparmio energetico: si ipotizzano riduzione nelle emissioni in atmosfera di circa il 20%.

(Fonte: www.fremondoweb.com)

martedì 13 dicembre 2011

Portaborse, 630 deputati prendono i soldi, ma solo 230 ne hanno assunto uno

Ogni parlamentare riceve quattromila euro al mese per le spese di comunicazione e segreteria: ma a Montecitorio in 400 non hanno nessun portavoce contrattualizzato. Pd e Idv hanno presentato un’odg: i collaboratori siano assunti direttamente da Camera e Senato, così da non far passare i soldi dalle tasche dei politici. Le proposte sono state bocciate. Ma Pardi ci riprova: “Settimana prossima quando a Palazzo Madama arriverà la manovra”

Quattromila euro finiscono ogni mese nelle tasche di ciascuno dei mille parlamentari italiani per far fronte alle spese di segreteria e comunicazione, in pratica per i famosi portaborse. Ma da poche di quelle tasche escono per andare realmente in quelle dei collaboratori. Alla Camera su 630 deputati solamente 230 hanno assunto un assistente, con contratti a progetto e per importi medi di 700 euro. Il dato del Senato non si conosce: Palazzo Madama non lo ha mai comunicato, ma dei 315 senatori pochi non hanno un assistente personale.

L’unica cosa certa è che tra i mille parlamentari nessuno ha mai rinunciato a quello che un tempo si chiamava “fondo per la segreteria” e che oggi è stato ribattezzato nel molto più generico “fondo eletto-elettori”. 3690 euro affidati a ogni deputato che può farne ciò che vuole senza dover presentare giustificativi né ricevute né altro che dimostri l’uso che ne ha fatto. La presidenza della Camera è al corrente del malcostume che vige tra i deputati e nel 2009, dopo un’indagine dell’ufficio del lavoro, tentò di mettere un freno al lavoro in nero che gli stessi parlamentari alimentano. Gianfranco Fini vietò l’ingresso a Montecitorio a quanti non avevano un contratto regolare.

Il primo luglio, giorno in cui entrò in vigore la regolamentazione, ben 200 portaborse risultarono in nero: rimasero fuori dalla Camera perché i loro budget erano stati cancellati.

I deputati per far entrare i propri assistenti trovarono facilmente un escamotage: farli accedere tra il pubblico, come visitatori. Norma aggirata e attenzione sulla vicenda diminuita in poche settimane. Oggi, con la manovra lacrime e sangue imposta ai cittadini, il tema è tornato più che attuale: i tanto promessi tagli alla politica in realtà si sono tradotti in misure considerate molto blande e nel maxiemendamento, che sarà presentato alla Camera domani, saranno ulteriormente ridotti gli interventi a scapito della Casta: nella migliore delle ipotesi tutto sarà rimandato alla prossima legislatura.

“Fanno tutti il gioco delle parti”, dice Sandro Gozi, il deputato del Partito Democratico che da più di un anno sta cercando di presentare un ordine del giorno per rendere più trasparente “almeno la parte di fondi che viene dato ai parlamentari senza controllo, come i quattromila euro che vengono riconosciuti per i portaborse”, spiega.

Oggi Gozi si è rivolto direttamente ai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani affinché intervengano. “Ieri hanno negato che saranno tutelati gli interessi della cosiddetta Casta e garantito che il trattamento economico sarà adeguato agli standard europei, allora perché non cominciare proprio dalla gestione dei portaborse?”, si chiede Gozi. Al Parlamento europeo i collaboratori dei deputati vengono assunti e stipendiati direttamente dall’amministrazione e non dai singoli politici, a cui non viene quindi versata alcuna indennità. E così funziona in quasi tutti i paesi dell’Europa: i soldi non passano per i parlamentari.

(informatixresistere)

giovedì 8 dicembre 2011

Roma, presentazione de "Il brigante Secola"


Eur Palazzo dei congressi, alla Fiera "Più libri, più liberi" la presentazione, presso lo spazio incontri Bibliolibreria, del libro "Il brigante Secola-La sanguinosa rivolta nel Fortore post-unitario". 10 dicembre - ore 15.00 - Intervengono l'autore, il giornalista Roberto Martelli e Luigi Romano a cura di Edizioni Il Chiostro.

mercoledì 7 dicembre 2011

San Bartolomeo e la cittadinanza onoraria a Pino Masciari


(Sanniopress) – La due giorni contro le mafie che ha visto protagonista l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari nel Sannio ha fatto tappa anche a San Bartolomeo in Galdo, dove si è svolto un convegno organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Benevento e dal Sialp, in collaborazione con il Comune fortorino e l’Istituto Superiore Statale “Medi”.

“Legalità in movimento, Pino Masciari si racconta” è stato il titolo dell’incontro nel corso del quale l’amministrazione comunale di San Bartolomeo ha insignito Masciari della cittadinanza onoraria. Si tratta del primo Comune del Sud che conferisce questo simbolico riconoscimento all’imprenditore calabrese.

Il convegno è stato aperto da Katiuscia Verlingieri che dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Bartolomeo in Galdo e del dirigente scolastico Gloria Mercorella ha introdotto il tema della giornata soffermandosi sulla necessità della diffusione della cultura, non soltanto della legalità, ma anche del coraggio, esortando a denunciare e partecipare attivamente alla diffusione delle buone pratiche civili, soprattutto in ambienti più problematici. Il giornalista di “Repubblica”, Alberto Custodero, ha raccontato la propria esperienza professionale e il ruolo dell’informazione nella “diffusione” della legalità. Poi la parola è stata presa dal sostituto procuratore della Procura di Benevento, Antonio Clemente, il quale ha posto l’accenno sull’importanza della lotta alle criminalità organizzate con la diffusione capillare della legalità nel tessuto sociale, a partire dalle scuole, in stretta collaborazione con le famiglie e non solo attraverso un modello di repressione. Clemente ha evidenziato che soltanto attraverso la cultura e quindi la formazione di libere coscienze è possibile sconfiggere l’illegalità.

Rosaria Pisaniello, responsabile Sialp per il Mezzogiorno, ha introdotto la testimonianza di Pino Masciari, parlando del coraggio e del sacrificio di un imprenditore che non si è voluto piegare ai soprusi della criminalità. Commovente la testimonianza dell’imprenditore calabrese che ha lasciato la platea attonita. Gli studenti hanno conosciuto, attraverso il racconto di Masciari, le privazioni e le sofferenze di un uomo che ha trovato la forza di dire di ribellarsi e che ha sacrificato la propria vita e quella della sua famiglia per la scelta di vivere da uomo libero.

lunedì 5 dicembre 2011

Province ridimensionate

Anche se per adesso le Province non verranno eliminate, la manovra del governo ridimensiona fortemente il loro ruolo, tanto che l'Upi parla subito di 'provvedimento anticostituzionale' e chiede l'intervento del presidente della Repubblica.

Quello delle Province è un tema importante, tanto che è proprio il presidente del Consiglio, Mario Monti, a parlare della novità nel suo discorso agli italiani per illustrare il 'salva Italia'.

'Non è nostro potere abolire le Province nel decreto odierno', ma nel provvedimento le abbiamo 'profondamente modificato: abbiamo eliminato le giunte provinciali e c'è una drastica riduzione del numero consiglieri', ha spiegato il premier prima di entrare nel merito delle misure del decreto legge.

Anche il comunicato del Consiglio dei ministri spiega che 'le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento. Vengono abolite le giunte, ridotti a 10 i consiglieri provinciali, e ridotte drasticamente le spese in funzioni già svolte da altri enti territoriali.

Monti ha aggiunto che pur non avendo il potere di cancellare le province saranno assecondate le 'iniziative di legge costituzionale che vadano in questo senso'. In pratica, ha aggiunto, i consigli provinciali avranno solo 10 componenti eletti dal territorio. Vengono quindi eliminate le giunte provinciali e viene attuata una drastica riduzione del numero dei consiglieri. Gli organi previsti vengono riportati al ruolo di governo intermedio, con funzioni di servizio e coordinamento nei settori che saranno disciplinati con leggi statali e regionali.

'Il provvedimento, nei termini in cui lo ha illustrato il presidente Monti, è palesemente anticostituzionale', è stata la pronta replica dell'Unione province italiane, Giuseppe Castiglione: 'Altro che dialogo e confronto. Il Presidente Monti dimostra di non avere alcun rispetto per le istituzioni della Repubblica e smentisce quanto ci aveva dichiarato oggi nell'incontro farsa prima del Consiglio dei ministri. E' evidente che con questo atto si apre un duro conflitto istituzionale, di cui certo il Paese non ha bisogno'.

'E' un provvedimento palesemente anticostituzionale.

Facciamo appello al Presidente della Repubblica, perchè vigili attentamente, prima di firmarlo, il rispetto della Costituzione vigente.

Tra l'altro, ridurre il taglio dei costi della politica alla cancellazione delle giunte e alla riduzione dei consigli provinciali è ridicolo, e dimostra un pressapochismo e una impreparazione che da un Governo tecnico davvero non ci saremmo aspettati', conclude Castiglione.

In termini di 'tagli' economici, invece, secondo l'Upi la manovra prevede una riduzione nel 2012 pari a un miliardo e 300 milioni di risorse in meno, tra tagli diretti (550 mln) e la non erogazione de recupero dell'addizionale energia elettrica assegnato alle Province (800 mln).

Altri interventi a cui punta il governo in materia di enti locali riguarda la fiscalita' dei comuni con le imposte municipalizzate, che, ha spiegato il ministro per i rapporti con il parlamento Piero Giarda, porterà ad un 'forte recupero dell'autonomia finanziaria dei comuni'. Infine, sempre Giarda, ha parlato dell'impegno dei razionalizzare e ridurre le spese del trasporto pubblico locale.

www.epicentrobenevento.it

venerdì 2 dicembre 2011

Sbig e il "Fuoco del Sud"


Il circolo “Steven Bantu Biko” e l’assessorato alla cultura di San Bartolomeo in Galdo, in collaborazione con la Commissione cultura organizzano un incontro, domani sabato 3 dicembre, con Lino Patruno autore del libro:"Fuoco del Sud".

Provare a capire perché a 150 anni dall’Unità d’Italia in uno stesso paese esistano due economie, capire perché prima dell’Unità il divario fra i territori, misurato col pil procapite non esisteva o era molto modesto (Malanima-Daniele), perché la forbice a favore del Nord ha cominciato ad allargarsi con l’avvio della modernizzazione del Paese, perché il divario si sia acuito durante gli anni per aggravarsi drammaticamente con la crisi degli anni ’90? Capire soprattutto se un altro Sud sia possibile.

mercoledì 30 novembre 2011

I forestali e gli stipendi


Sta continuando la mobilitazione degli addetti al settore forestazione che, unitamente ai Sindaci, agli Amministratori delle Comunità Montane ed alle organizzazioni sindacali, reclamano a gran voce sia l’immediata corresponsione delle spettanze arretrate che gli sono dovute sia una virtuosa attuazione di una politica che salvaguardi le zone interne ed in generale i territori montani.

A margine dell’imponente manifestazione svoltasi a Napoli lunedì 28, che ha visto la partecipazione di numerosissimi Sindaci ed Amministratori locali di tutta la Campania ed ha registrato gli interventi dei dirigenti Regionali e Nazionali delle Organizzazioni Sindacali, è stato considerato l’intervento di un operaio forestale della Comunità Montana del Fortore, Filippo Coduti il quale ha inteso assumere iniziative per sensibilizzare a livello nazionale la drammaticità della situazione.
“ Per l’ennesima volta, ha riferito Filippo Coduti, ci sentiamo presi in giro dalla Regione Campania che ha addirittura emesso un decreto sin dal 4 di Novembre a favore della Comunità Montana per il pagamento degli stipendi che non percepiamo dal mese di aprile, ma a tutt’oggi non esiste ancora traccia presso l’Ente dell’avvenuto accredito delle somme.

L’irragionevole comportamento della Giunta Regionale ci sta portando all’esasperazione, tanto che mi viene spontaneo dire “vergogna” per il comportamento etico, morale e pratico di questi signori eletti.
E’ scandaloso che percepiscono i propri stipendi pagati da noi contribuenti e che non facciano nulla per i più deboli.
Abbiamo delle famiglie, delle responsabilità nei confronti soprattutto dei nostri figli.

La nostra iniziativa, conclude Filippo Coduti, tende a far emergere il nostro disagio e la nostra disperazione anche a livello nazionale per la scandalosa gestione della Regione Campania sul tema delle Comunità Montane.”
Filippo Coduti ha inteso consegnare e commentare il testo integrale del suo intervento al Presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina il quale, unitamente ad altri Sindaci del Fortore hanno presenziato alla manifestazione di Napoli.

“Come abbiamo già avuto modo di riferire, ha commentato il Presidente Spina, la situazione è drammatica per gli operai e per le loro famiglie ma anche per noi amministratori locali che non riusciamo, per colpe non nostre, a dare le risposte che ci si attenderebbe. Quello che si sta verificando è paradossale e sconcertante e pregiudica non solo l’organizzazione di vita delle famiglie dei forestali ma l’intera pace sociale ed economica di tutto il territorio e la stessa corretta esecuzione dei piani programmati ed approvati dalla Comunità Montana”.

www.informatoresannita.it

giovedì 24 novembre 2011

Dc 1992/2012. L’Armata invincibile (scarica il pdf)


A partire da sabato scorso è possibile scaricare in versione pdf su www.epicentrobenevento.it l’eBook "1992/2012 Dc, l’Armata invincibile della Campania. 20 anni dopo".

L’eBook parte dallo strapotere della Dc campana nel 1992 (annus horribilis o mirabilis, a seconda dei punti di vista) per arrivare ai ruoli ricoperti attualmente, dopo la lunga traversata del deserto e la nascita di nuovi partiti e varie coalizioni, da tanti protagonisti della vita politico-elettorale della regione.
I testi sono integrati da foto di Cosimo Colavolpe e Giuseppe Chiusolo e Stefano Renna, autore, quest’ultimo dello scatto utilizzato per la copertina che vede un ispirato Ciriaco Mita ascoltato e compiaciuto da Pomicino, Scotti e Gava.

Due i capitoli della prima parte dell’eBook, dopo l’introduzione di Bruno Menna: Campania felix (che fotografa lo stato dell’arte del 1992 in Campania: parlamentari, ministri, consiglieri regionali e sindaci) e Too big to fail (Il crollo dei giganti, che è poi il titolo del film ispirato al crac di Lehman Brothers) che ripercorre le fasi dello smembramento del partito con le ricadute e i riposizionamenti in Campania. La seconda parte sarà pubblicata sabato prossimo.

* * *
«Venti anni fa la Democrazia Cristiana era il primo partito italiano, con nutrite schiere di ministri, parlamentari, presidenti e sindaci che incarnavano, con consumata esperienza, il ruolo che si era ritagliato il partito-Stato, quello che ti accompagnava dalla culla alla tomba. Ma soprattutto, quello che aveva portato l’Italia dalle macerie della guerra e dalle rovine del Dopoguerra ai fasti del G7, «azionando - come ha annotato De Mita - la leva della crescita e quella della redistribuzione, con un minimo di solidarietà».

Dominava da Nord a Sud e dominava, naturalmente, anche in Campania, una vasta prateria utile per far scorazzare cavalli di razza e bronzini, fini intellettuali e maldestri concionatori, abili sherpa e negoziatori improvvisati, civil servant e grand commis, furbi e creduloni, protagonisti e gregari, signori delle tessere e peones, appassionati e pragmatici».

martedì 22 novembre 2011

Fortore: I cittadini lamentano i tagli al trasporto locale

E’ giunta in redazione una email di alcuni cittadini del Fortore che lamentano la situazione in cui versa il trasporto pubblico locale che dalla zona del Fortore dovrebbe portare i cittadini almeno al capoluogo sannita. “Sono passati alcuni mesi, ma non sono arrivate risposte ad un nostra precedente petizione che chiedeva all’ETAC srl, alla Regione Campania, alla Provincia ed alla Prefettura di Benevento, interventi concreti a tutela delle esigenze dei pendolari del Fortore. Riteniamo tale silenzio inaccettabile, al di là degli obblighi che la legge impone alla Pubblica Amministrazione di rispondere entro 30 giorni.

I tagli di spesa pubblica che si sono abbattuti anche sulle linee a servizio dell’area di nord-est della Regione hanno creato – si legge nella nota - , in questa zona già difficilmente accessibile, soprattutto nel periodo invernale, condizioni di difficoltà e sperequazioni tra i cittadini. Infatti, coloro che già sono costretti a subire un livello della qualità della vita inferiore, vedonoulteriormente ridursi opportunità e servizi. Tra questi quello del trasporto pubblico locale è molto grave, perché incide sulla materiale possibilità di tante persone di recarsi ogni mattina al proprio luogo di lavoro o di studio. Stupisce che, di fronte ad una situazione del genere, non vi siano risposte. Comprendiamo il momento difficile di finanza pubblica: ma che cosa impedisce di riarticolare gli orari sulla tratta Benevento - San Marco dei Cavoti - San Bartolomeo in Galdo? Ad oggi, gli orari sono solo, per il mattino, quello delle 7, 7.30, e 12; mentre nel pomeriggio ci sono solo le corse delle 14, 16.10, 17 e 19.

Chiediamo, inoltre – conclude la nota - di sapere perché ETAC, non aderendo ad Unico Campania, applica tariffe di viaggio che non sono economicamente sostenibili per i pendolari. Infatti, il servizio che non aderisce ad Unico costa 4 volte di più che quello ordinario. Infine vogliamo sapere se la nostra dignità di cittadini italiani può ancora una volta essere calpestata”.

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lunedì 21 novembre 2011

Comunità montana e gli arretrati dei 17 in mobilità

"Tra qualche giorno saranno messe in pagamento tutte le mensilità arretrate (dal 1 marzo 2010 al 31 ottobre 2011) per i dipendenti in mobilità della Comunità Montana che avevano iniziato o non un contenzioso legale con l'ente comunitario del Fortore". Così il vicepresidente della comunità montana del Fortore, Salvatore Brancaccio, in relazione alla situazione di precarietà economica dei 17 lavoratori della Comunità Montana che da 48 mesi erano in mobilità.

“A deliberare gli indirizzi sono stati il presidente Spina ed il suo vice Brancaccio che nell'ultima riunione di giunta della Comunità montana del Fortore (alla presenza anche del consigliere Ricciardi), riunitasi giovedì scorso, ha dato mandato al segretario Marcasciano di provvedere in tal senso. Non appena la regione Campania ha provveduto ad accreditarci alcuni residui (non facenti parte della L. 11) risalenti all'anno 2009 e ritenuto che la somma fosse congrua in tal senso - ha dichiarato Brancaccio - abbiamo pensato di utilizzare la medesima per il pagamento di buona parte delle mensilità arretrate dei messi in mobilità. Con ciò abbiamo dimostrato di saper effettuare scelte dignitose ed a tutela dello stato di necessità di alcuni, da un canto, e dall'altro di porre fine ad un contenzioso legale divenuto abbastanza corposo per la comunità montana del Fortore. Il presidente Spina, invece, ha rimarcato tutto il suo impegno insieme con i sindaci del Fortore sulle soluzioni alternative da ricercare per i dipendenti in mobilità con più di un incontro a Napoli sia con l'assessore Sommese sia con i dirigenti di settore, vista anche l'approssimarsi della scadenza di marzo2012.

"Ora non resta che aspettare - ha concluso il vice presidente - l'accredito del decreto finanziatoci lo scorso 4 novembre per dare anche al settore della forestazione almeno la copertura di buona parte del piano 2011, in attesa degli sviluppi futuri".

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venerdì 18 novembre 2011

Baselice, Il Palazzo Lembo è una meraviglia italiana

Il Palazzo Lembo di Baselice, da ieri, rientra tra le 13 meraviglie italiane della Regione Campania. A ritirare il premio nella conferenza stampa tenutasi a Benevento nel Palazzo Paolo V, sono stati il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, e l’assessore, Salvatore Brancaccio (nella foto). Il progetto meraviglia italiana, realizzato dal Forum Nazionale dei Giovani in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, assegna il bollino di Meraviglia Italiana ai siti paesaggistici, beni culturali e manifestazioni di tradizioni popolari tra le varie candidature pervenute.

 "È un vanto per Baselice e per tutti i cittadini avere tale riconoscimento. Mi auguro – dice Andrea Cormano, il responsabile della candidatura del palazzo al progetto meraviglia italiana - che con questa iniziativa sia dato valore a un bene culturale che solo in questi ultimi due anni, grazie all’attenzione continua dell’attuale amministrazione, è stato consentito in parte l’accesso al pubblico ed è stato valorizzato con manifestazioni culturali e artistiche come la presentazione di alcuni libri, la biennale di pittura, la passione e il presepe vivente. Una parte del Palazzo Lembo, sicuramente quella più artistica perché ha 4 sale affrescate del ‘700, resta ancora non accessibile al pubblico, perché ancora da ristrutturare. Spero che con questo riconoscimento a tale struttura, il progetto avallato dalla Comunità Montana del Fortore, di cui si è fatto interprete l’assessore Brancaccio, possa ottenere i finanziamenti per completare l’opera. Invito quindi i cittadini di Baselice ad andare sul sito meravigliaitaliana.it per vedere le altre candidature e votare il Palazzo Lembo, che presenta come didascalia la descrizione di Baselice del nostro amato Prof. Fiorangelo Morrone. Si ringrazia infine l’architetta Assunta Cormano per la gentile concessione delle fotografie per la candidatura".

giovedì 17 novembre 2011

La Curia lo sfratta e il Chiostro chiude


di Giancristiano Desiderio

(Sanniopress) – Il Chiostro di Luigi Romano chiude dopo trent’anni di attività. Trent’anni di onorata carriera tipografica dal piombo al computer. Luigi Romano ha lavorato nell’antica tipografia De Martini, ha collaborato con Gennaro Ricolo, ha pubblicato delle buone cose di Michele Ruggiano su Leopardi, di Corrado Ramaglia su Napoli ai tempi di Carlo di Borbone, di Antonio Gisondi sulle Terre dei Gambacorta, di Antonio Bianco sul brigante Secola, mentre un libro-inchiesta sul “Regno del Molise” è diventato in poco tempo un piccolo ma significativo caso editoriale.

Ora, però, le pubblicazioni del Chiostro di viale dei Rettori si interrompono. Fine. Perché? Voi non ci crederete, ma è così: la curia arcivescovile di Benevento, guidata da monsignor Andrea Mugione, lo ha sfrattato. Così, a neanche un mese dalla chiusura della libreria Fiorentino, ecco che Benevento perde un altro presidio di libri, lettura e stampa.

Conosco Luigi Romano da molto tempo e ne apprezzo la squisita cortesia e la passione che mette nel suo lavoro di “buon artigiano”. Artigiano, certo. Perché anche se le “arti tipografiche” si sono di molto sviluppate, fino al punto da rendere superflua la classica figura del tipografo, l’inventore delle edizioni Il Chiostro ha sempre conservato con gelosia “il mestiere”, quasi per una sorta di piacere nel vivere tra carte e stampe, fogli e copertine e frontespizi, colori e caratteri. Fare l’editore a Benevento è cosa più unica che rara, si rasenta la follia ma Luigi Romano non si è mai dato arie da editore e ci ha sempre tenuto ad essere un “buon tipografo”.

Infatti, è stato sempre in grado di stampare tutto: dal biglietto da visita al catalogo d’arte, dal giornalino scolastico alla tesi di laurea, dal libretto di aforismi a tiratura numerata al libro di storia locale. Nel laboratorio di viale dei Rettori, che negli anni Luigi Romano ha curato sempre a sue spese, ho incontrato giornalisti, artisti, appassionati di storia patria e tipografi mancati, quale in fin dei conti sono io stesso. Proprio dal “signor Luigi” ho conosciuto il fotografo Guido Giannini che oltre a lavorare per giornali come L’Unità, il Manifesto e la Repubblica, mosse i primi passi grazie a un “mostro sacro” come Mario Pannunzio: “La mia prima foto fu pubblicata su Documento Sud – mi ha detto l’ultima volta che ci siamo visti proprio al Chiostro per la pubblicazione del suo libro “Fotoreporter per vocazione” -. Poi passai a una Rolleiflex 2.8, con quella scattai le foto che piacquero a Mario Pannunzio che le pubblicò sul Mondo”.

Chissà se alla curia prima di decidere di mettere Luigi Romano sul viale dei Rettori con tutte le macchine e le librerie del suo laboratorio si sono informati sul suo lavoro. Chissà se monsignor Mugione conosce tutta questa storia: mi auguro di no. Con la chiusura de Il Chiostro non sarà più al suo posto di lavoro la gentile Carolina. Forse, cercherà di ereditare il laboratorio di Luigi Romano, proverà a mettersi in proprio ma senz’altro non sarà più la segretaria-operaia del Chiostro. Una stagione si è conclusa anche per lei che quando iniziò a lavorare alle macchine tipografiche era una ragazzina e ora è mamma. Dispiace che in questa storia sia proprio la curia arcivescovile a fare la parte cattiva: credo che con un po’ di accortezza e disponibilità si sarebbe potuto trovare un accordo e non costringere uno dei più esperti laboratori tipografici ed editoriali beneventani a chiudere bottega dopo decenni di lavoro e migliaia di fogli a stampa.

lunedì 14 novembre 2011

Eolico, commissione Via: sì all’impianto di Baselice


Ancora un repentino cambio di opinione della Commissione VIA della regione Campania. Dopo quanto avvenuto per il progetto eolico da realizzarsi a Santa Croce del Sannio (BN) in piena area Sic per il quale prima si negava e poi si concedeva parere VIA positivo all’impianto, stesso atteggiamento si è prodotto per un nuovo progetto eolico da realizzarsi questa volta a Baselice (BN). Nell’ultimo bollettino della regione Campania viene infatti pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 696 del 02/11/2011 con il quale viene concesso parere favorevole di compatibilità ambientale in merito al progetto “impianto eolico della potenza di 6 MW” da realizzarsi in loc. Mollicci Superiori e Palatelle nel Comune di Baselice (BN), proposto dalla Soc. E.Ol. s.r.l.

In realtà questo progetto istruito dal Tavolo Tecnico III e sottoposto all’esame della Commissione V.I.A. nella seduta del 11.05.2011, aveva ottenuto parere negativo di compatibilità ambientale fondamentalmente perché:

- l’intervento proposto distava circa 700 m dal ricettore sensibile costituito dal nucleo rurale in località “Case Petruccelli” e 400 m dal nucleo rurale in località “Scuola”. Dalle simulazioni fotografiche allegate al SIA risultava aggravarsi l’impatto paesaggistico, già rilevante per la presenza di numerosi impianti esistenti, e si evidenziava, contestualmente, l’azione di espansione delle proposte eoliche nell’alto Fortore su territori sempre più prossimi ai nuclei rurali.
- risultava un impatto non trascurabile, in fase di cantiere, dovuto alla realizzazione del cavidotto (seppure realizzato interamente su viabilità esistente) considerato che questo si sviluppa per 15 km quasi interamente nel Comune di Foiano di Val Fortore, già ampiamente gravato da simili infrastrutture.
A seguito però di varie deduzioni presentate dalla società interessata, la commissione mutava opinione e nonostante rimanessero le criticità evidenziate si esprimeva parere favorevole di compatibilità ambientale.

Sembra ormai destinata a concretizzarsi questa nuova realizzazione eolica nella Valle del Fortore essendo il parere VIA l’elemento principale nella decisione defintiva che sarà adottata come prescrive la legge in sede di Conferenza dei Servizi ad opera della Regione Campania e continua inesorabile la colonizzazione del territorio sannita senza che nessuno riporti l’attenzione sui gravi problemi che l’assenza di una pianificazione territoriale ha portato al territorio in termini di impatto paesaggistico, tutela dell’avifauna, desertificazione sociale.

www.viadalvento.org

mercoledì 9 novembre 2011

Unisannio: al via oggi la formazione degli esperti post-sisma col progetto DRHOUSE

Prenderà il via domani, 9 novembre (oggi per chi legge, ndb), a Benevento l’ultimo dei quattro corsi previsti dal progetto europeo DRHOUSE (Development of Rapid Highly-specialized Operative Units for Structural Evaluation) per formare tecnici per la valutazione di danno e agibilità post-terremoto di edifici danneggiati, da impiegare all’estero come team di Protezione Civile Europea. Il corso, organizzato dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale, in collaborazione con la Regione Campania, il Comune di Baselice e l’Università del Sannio, è finanziato dall’Unione Europea. Questo percorso formativo rientra tra le iniziative realizzate dal Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile dell’Ateneo sannita.

Domani (oggi, ndb)l’inizio del corso sarà ufficializzato alle 9.30, presso il Complesso San Vittorino, alla presenza del rettore dell’Università del Sannio, Filippo Bencardino; dell’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza; del presidente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile della Regione Campania, Luca Colasanto; del preside della Facoltà di Ingegneria, Filippo de Rossi; del presidente di ReLuis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Gaetano Manfredi. Prima dell’avvio delle lezioni, il progetto DRHOUSE sarà presentato dal direttore dell’Ufficio Sismico e Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile, Mauro Dolce.

La seconda giornata, il 10 novembre, si svolgerà sempre a Benevento. Il prossimo 11 novembre, invece, le esercitazioni sul campo si terranno nel comune di Baselice.

Fonte: www.ilquaderno.it

domenica 6 novembre 2011

Baselice e il corso di protezione civile europea

Anche a Baselice, oltre che a Benevento, si terrà il corso di formazione, facente parte del progetto DrHouse, 'Modulo di Protezione Civile Europea per il rilievo del danno di agibilità postsisma in paesi esteri'.

Il corso si terrà il 9, 10 e 11 novembre e porterà nel Sannio alcuni esponenti della Protezione civile che terranno una lezione in aula a Benevento e poi un'esercitazione sul campo nel borgo medievale fortorino.

martedì 1 novembre 2011

'Controvento', il nuovo libro di Antonello Caporale sulla questione eolica


Il giornalista di Repubblica Antonello Caporale ha pubblicato nei giorni scorsi un libro sull’eolico dal titolo “Controvento: il tesoro che il Sud non sa di avere”. Ecco un estratto apparso sul sito del cronista:

Opposti.Come il bianco e il nero. O il giorno e la notte. Antonio Colucci ha sempre amato la zappa. Anche le mucche. E il trattore. E la mietitrebbia. E non sapeva dire cosa fosse una pala eolica prima di averla vista sovrastare la sua casa.
Dopo ha capito cos’è.

Ha capito innanzitutto che la pala produce energia elettrica. Più gira e più produce. E se produce energia, produce anche soldi. E i soldi li trattiene la società proprietaria della pala, che sfrutta il vento del suo paese. il vento soffia su Ripabottoni, ma si infila in altre tasche. Antonio ha saputo anche che la pala produce soldi pure se non gira. Non ha capito bene perché, ma la legge stabilisce così e lui non è andato oltre.

Tutti gli hanno detto che la pala non fa rumore, perché non c’è benzina nel suo motore. Anzi, il motore non c’è proprio. È un artiglio di acciaio, una colonna di ferro esile che guarda il cielo e poi si dipana come un fiore, con le eliche che la fanno sembrare una margherita.

Però lui sa che la pala fa rumore anche se è silenziosa. È difficile da spiegare, ma se andate a casa di Antonio capirete, perché lui vi dirà quello che già sappiamo: per prima cosa che sono scappati tutti i topi, per colpa del rumore. Poi vi dirà che non è riuscito a prendere più sonno e gli sono venute le allucinazioni. E il medico ha confermato che non sta bene a causa di quel rumore che non si sente, ma che il fisico avverte. Sono onde. Sono andati anche a misurare il rumore e lo hanno trovato più del doppio di quello accettabile.

Un rumore quieto. Ma che Antonio riconosce distintamente. infatti ha fatto causa alla ditta proprietaria e il giudice ha ordinato di fermare per qualche tempo le pale. Almeno le sette che gli stanno proprio intorno. L’unica cosa che Antonio non sa è invece cosa sia il paesaggio. Se è bene o male mettere le pale. Se le pale sulla montagna cambiano l’aspetto della montagna.

domenica 30 ottobre 2011

Contro la Casta, a Napoli il primo deputato a pagare 100 euro per una pizza

Sergio D'Antoni, parlamentare Pd, è il primo onorevole a pagare la pizza a prezzo maggiorato, come promesso dai pizzaioli napoletani che hanno aderito alla nuova campagna contro la 'casta'. E' successo nella pizzeria Sorbillo, in via Tribunali nel Centro antico di Napoli, dove una pizza agli onorevoli costa 100 euro.

"Sabato 29 ottobre intorno alle 22.30 - raccontano il commissario regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e lo speaker radiofonico Gianni Simioli, ideatori della nuova campagna contro la casta - Sergio D'Antoni si è recato nella nota pizzeria ai Tribunali.

Forse non sapeva del prezzo per i deputati o forse ha ritenuto giusto pagare di più. Fatto sta che i clienti del locale l'hanno riconosciuto e hanno chiesto al titolare, che non lo aveva notato, di praticare il sovraprezzo per i deputati che è segnalato in grande evidenza all'ingresso del locale".

D'Antoni, raccontano Borrelli e Simioli, "non ha battuto ciglio e ha pagato il salatissimo conto per una pizza 'salsiccia e friarielli', che probabilmente gli rimarrà per sempre sullo stomaco. Siamo solo all'inizio".

Adnkronos

"Terroni" al Sannazaro di Napoli


Il giorno 5 novembre alle ore 21.00 presso il teatro Sannazaro di Napoli andrà in scena lo spettacolo teatrale-musicale "Terroni" tratto dall'omonimo libro di Pino Aprile e diretto da Roberto D'Alessandro con la partecipazione di Mimmo Cavallo.
La rappresentazione unica vedrà la partecipazione di rappresentanti delle Comunità meridionali provenienti da tutta Italia, personalità della cultura, della società civile e autorità istituzionali.

mercoledì 26 ottobre 2011

Sud, nasce il movimento politico Unione mediterranea

Evento nella politica. Nasce a Napoli "Unione Mediterranea" voce del nuovo Sud. Per la prima volta i rappresentanti delle varie comunità meridionali, sparse in tutta Italia, si incontrano per dare vita ad una coalizione politico-culturale indipendente che si prepara ad agire a livello nazionale.

Il 5 novembre al Teatro Sannazaro di Napoli delegati provenienti da tutta Italia si incontreranno per decretare la nascita della nuova formazione politica meridionalista "Unione Mediterranea?. L'iniziativa, che vede la partecipazione di diversi movimenti politici, associazioni culturali e rappresentanti di vari settori della società civile, nasce dall'esigenza di dare presto al Mezzogiorno una rappresentanza autonoma dal contesto partitocratico nazionale.

La straordinaria partecipazione popolare che sorregge il nuovo progetto politico indica l'inderogabile necessità delle popolazioni meridionali, ovunque residenti, di costruirsi una via nuova per l'affermazione delle proprie istanze soprattutto in questo grave momento di crisi identitaria, morale, sociale ed economica.

Alle ore 21.00 presso lo stesso teatro andrà in scena lo spettacolo teatrale-musicale "Terroni" tratto dall'omonimo libro di Pino Aprile, diretto da Roberto D'Alessandro e con la partecipazione di Mimmo Cavallo.

Saranno presenti alla serata oltre allo stesso autore, giornalisti, rappresentanti del mondo culturale e autorità locali.

sabato 22 ottobre 2011

Anche Baselice al salone internazionale svizzero delle vacanze

In occasione del IX “Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze” gli operatori del settore turistico-alberghiero di Baselice, in collaborazione con la Pro-Loco Baselice econ il patrocinio del Comune di Baselice, hanno approntato una interessante proposta turistica da presentare ai tour-operetor presenti alla manifestazione stessa.
Il salone, essendo diventato negli anni un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di viaggi provenienti dall’intera Svizzera e dalla vicina Italia, rappresenta un’occasione unica di promozione del territorio baselicese.

Gli operatori del settore, con una azione sinergica unica nella storia del territorio, andranno a proporre un competitivo pacchetto vacanze aperto alle famiglie, singles, giovani coppie, studenti e pensionati.
Il pacchetto, comprensivo di vitto, alloggio, escursioni fuori porta, è rivolto a quanti amano la natura incontaminata, gli antichi sapori ed i prodotti enogastronomici di qualità.

Si propone, infatti, a quanti desiderosi di visitare le nostre magnifiche colline, una settimana indimenticabile con escursioni nelle vicine località di Amalfi, Pietrelcina, San Giovanni Rotondo e Castel Del Monte, non trascurando la tipicità del territorio con visite guidate nel centro storico baselicese e la sua cultura contadina ed artigiana attraverso esperienze di lavoro nelle aziende convenzionate.
Ampio spazio è rivolto anche alle attività all’aria aperta attraverso trecking, Mountain Bike ed escursioni a cavallo.

Grande attenzione è stata data alla tradizionale gastronomia ed artigianato attraverso corsi di antica cucina tradizionale nonché di artigianato.
Gli operatori si rivolgeranno prevalentemente a tutte le agenzie di viaggio e tour operetor, meeting planner aziendali, incentive house, enti ed associazioni, CRAL, agenzie di comunicazione integrata e società di pubbliche relazioni che vogliono sviluppare il proprio business e conoscere nuove destinazioni e strutture ricettive attraverso uno stand all’interno del salone.

mercoledì 19 ottobre 2011

Cantieri di legalità, in ricordo di Giacarlo Siani


(Sanniopress) Non era un eroe né si sentiva tale. Era un ragazzo di ventisei anni che voleva semplicemente fare il suo lavoro, il giornalista. Ma la camorra non gliel’ha permesso. Giancarlo Siani il 23 settembre 1985 fu ucciso con dieci colpi di pistola, appena giunto sotto casa al Vomero con la sua Citröen Mehari verde.

Siani era giornalista – anzi, “abusivo, precario e a rischio” – al quotidiano “Il Mattino”. Aveva il difetto di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti. È stato l’unico giornalista ucciso dalla camorra.

Il film ripropone gli ultimi quattro mesi della sua vita. La sua ultima estate quando, dal Vomero, dove abitava, tutti i giorni scendeva all’inferno di Torre Annunziata, regno del boss Valentino Gionta.

Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva. Lo vediamo muoversi fra camorristi, politicanti corrotti, magistrati pavidi e carabinieri impotenti, come un giglio nel fango. Proprio la sera in cui venne ucciso, a Napoli Vasco Rossi teneva un concerto al quale Giancarlo sarebbe dovuto andare con la sua ragazza…

Marco Risi nel film riporta con lucido realismo e senza sensazionalismo la storia e la solitudine che avvolgeva il giovane, la sua umanità e normalità, senza stereotipi.

Liceo classico Giannone di Benevento - 24 ottobre, ore 11 - Interviene: il cosceneggiatore e giornalista de “Il Mattino” MAURIZO CERINO

lunedì 17 ottobre 2011

S'apre il giardino‏


Dopo anni d’intensa attività per il miglioramento della condizione dei pazienti psichiatrici, anche attraverso la promozione di una graduale progressiva riappropriazione del proprio habitat, il Dipartimento di salute mentale di Benevento realizza un sogno: il recupero del giardino pertinenziale e la creazione di uno spazio verde riqualificato e rimodulato che, aperto all’esterno, diventa area vitale di attrazione, integrazione e lotta allo stigma.

Questo intervento rappresenta un’ulteriore tappa del percorso iniziato nella seconda metà degli anni novanta che ha dato risposte concrete alla domanda di residenzialità del nostro territorio, con una graduale dismissione delle stesse SS.II.RR. e una contestuale attivazione di gruppi-appartamento.

La continuità dell’azione ha prodotto risultati e ha avviato esperimenti terapeutici, finalizzati alla riabilitazione dei pazienti, promuovendo, inoltre, la crescita di una filiera occupazionale attraverso la quale si è assistito ad una sempre maggiore promozione di autonomia sociale e soprattutto alla riacquisizione di quel diritto di cittadinanza troppo spesso negato. Il processo di osmosi con il territorio passa anche attraverso i luoghi che, come il giardino pertinenziale che verrà inaugurato venerdì 21 ottobre, devono essere spazi comuni, aperti alla comunità e alla condivisione.



Programma

ore 10 conferenza di

presentazione del progetto

presso la sala conferenze aziendale in via

Oderisio, 3 – Benevento

con l’intervento di:

Leoluca Orlando

presidente della Commissione Parlamentare

d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle

cause dei disavanzi sanitari regionali

Americo Porfidia

componente della Commissione Parlamentare

d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle

cause dei disavanzi sanitari regionali

Rosanna Romano

responsabile fasce deboli Regione Campania

Michele Rossi

direttore generale ASL Benevento

Lucio Luciano

direttore DSM Benevento

ore 11 inaugurazione del giardino presso la sede del DSM buffet di prodotti del territorio e performance musicale e artistica

mercoledì 12 ottobre 2011

“Siamo tutti redattori di Metropolis, che da sempre è un baluardo nella lotta alla camorra”

(Sanniopress) – “Siamo tutti redattori di Metropolis che da sempre è un baluardo nella lotta alla camorra. Scenderemo in strada a lavorare al fianco dei colleghi contro le minacce e le intimidazioni per la libertà di stampa, che provengano dalla camorra o da qualsiasi altra fonte”.

E’ l’impegno dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, a nome di tutti i presenti alla tavola rotonda sulla libertà di informazione e diritto di cronaca tenutasi presso la sede di Metropolis Network, a Torre Annunziata. Concordi, e pronti a firmare articoli e inchieste come “redattori” di Metropolis, anche l’ex magistrato e presidente onorario della Suprema corte di Cassazione ed ex senatore Ferdinando Imposimato (… sono orgoglioso di conoscere e di firmare in una voce libera: rappresenta una speranza per la Campania); Salvatore Campitiello, dell’Assostampa Valle Del Sarno (… gli attestati di solidarietà da soli non bastano, servono azioni concrete); Enzo Colimoro, presidente dell’Assostampa campana (… giù le mani dai giornalisti), e Mimmo Falco, vicepresidente del consiglio dell’ordine dei giornalisti della Campania (…la lotta alla camorra non si predica ma si pratica quotidianamente). Un impegno forte per reagire, con fatti concreti, alle intimidazioni subite dal quotidiano pochi giorni fa quando la camorra di Castellammare fece il giro delle edicole per impedire la vendita del giornale che aveva pubblicato la notizia del possibile pentimento di Salvatore Belviso, esponente di spicco dei D’Alessandro, e per dire no ai pretestuosi tentativi di delegittimazione del lavoro dei giornalisti di Metropolis attuato dal sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio.

Al dibattito erano presenti anche il presidente del tribunale di Torre Annunziata, Vincenzo Maria Albano (che nei giorni scorsi si era schierato al fianco di Metropolis dichiarando “…attaccare Metropolis vuol dire favorire oggettivamente la camorra”) i sindaci di Torre Annunziata, Giosuè Starita, e Vincenzo Cuomo, presente sia come primo cittadino di Portici che come presidente regionale dell’Anci.
Quest’ultimo ha insistito sulla necessità di creare un fronte comune tra giornalisti e istituzioni.

“Indossiamo la stessa maglia – ha detto il presidente Anci - per combattere la camorra. Tutti i sindaci della Campania sono al fianco delle redazioni di Metropolis Network contro qualsiasi attacco, di ogni tipo”. A moderare il dibattito è stato il direttore del quotidiano Metropolis, Giuseppe Del Gaudio che ha ribadito l’impegno del giornale a favore della verità e della libertà di informazione, fulcro di una vera democrazia. Presente anche il direttore di Metropolis TG, Giovanni Taranto che ha ribadito: “Non abbiamo mai cercato patenti di eroismo, né medaglie: vogliamo solo continuare a fare il nostro lavoro di cronisti, ricordando che tutte le istituzioni dovrebbero fare fronte comune con l’informazione contro la malavita organizzata, e che ogni crepa che si apre in questo fronte può avere effetti devastanti”.

lunedì 10 ottobre 2011

Inchiesta sugli appalti pubblici: 9 in giudizio a San Bartolomeo in Galdo

Sono nove, tra ex amministratori locali e imprenditori, le persone rinviate a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pubblici nel comune di San Bartolomeo in Galdo. Le indagini hanno fatto emergere i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti. I carabinieri del posto, coordinati dalla procura di Benevento, indagavano già dal 2008 sugli affari illeciti della zona.

Più in particolare gli investigatori si erano interessati della gestione finanziaria del Comune di San Bartolomeo in Galdo, nonché alla gestione degli affidamenti di incarichi professionali ed appalti per la realizzazione di lavori pubblici, con un attenzione particolare a quelli derivanti dal dissesto idrogeologico della zona. Alcuni dei destinatari dei provvedimenti erano già stati colpiti in precedenza da provvedimenti cautelari, in particolare obblighi o divieti di soggiorno.

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

giovedì 6 ottobre 2011

Molinara e il brigante Secola


Il centro culturale Crossroads di Molinara e le Edizioni Il Chiostro organizzano un evento culturale pre presentare il libro dal titolo: "Il brigante Secola. La sanguinosa rivolta nel Fortore post-unitario".

Il libro è stato scritto dal giornalista baselicese Antonio Bianco mentre la casa editrice è Il Chiostro di Benevento. L'evento culturale è dedicato alla storia del Regno delle Due Sicilie e al brigantaggio postunitario.

Oltre all'autore interverranno Antonello Belmonte, rappresentante del centro culturale Crossroads di Molinara, Mario De Tommasi, antropologo, e Annachiara Palmieri, assessore provinciale alle Politiche formative. L'intermezzo sarà curato da Dionigi Bianco. La manifestazione si svolgerà a Molinara presso il Palazzo Ionni, sito in Piazza San Rocco, venerdì 7 ottobre alle ore 21:00.

martedì 4 ottobre 2011

Legge ammazza-blog chiude Wikipedia


Wikipedia è chiusa. Qualsiasi parola proviate a cercare sull’enciclopedia online non la troverete. Sarete rimandati a un comunicato. «In queste ore», si legge, «Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero». E poi la spiegazione: «Oggi, purtroppo, i pilastri del nostro progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del DDL intercettazioni», la cosiddetta legge ammazza blog.

www.linkiesta.it

lunedì 3 ottobre 2011

Il Fortore, i forestali e la Comunità montana

Sarà convocato nei prossimi giorni un Consiglio generale della Comunità Montana del Fortore allargato all’Assemblea dei Sindaci ed alle organizzazioni sindacali per discutere sulla drammatica situazione del settore della forestazione e di tutti gli operai forestali.

“Si tratta di una situazione assurda e sconcertante, ha affermato il Presidente dell’Ente Zaccaria Spina, è inconcepibile non solo la mancata corresponsione degli stipendi, ma anche, ed ancor di più la mancanza di qualsiasi direttiva circa la prosecuzione dei lavori nei residui mesi dell’anno visto che il piano 2011 risulta coperto solo per l’80% ed anche questa quota non è stata accreditata agli Enti. Lasciano perplessi altresì, continua il Presidente Spina, gli annunci sulla stampa che fanno pensare, in modo completamente non corrispondente alla verità, ad una presunta boccata di ossigeno per gli operai.

Relativamente alla Comunità Montana del Fortore è stato riferito per l’ennesima volta di finanziamenti ammessi nel 2009 per un importo di 1,6 milioni di euro senza specificare che è relativo a 5 decreti riguardanti l’azione C e D per l’acquisto di mezzi tecnici ed informatici nella lotta contro gli incendi (Veicoli antincendio, trattori stradali, radio, cartografie, GPS); Nulla hanno a che fare questi Decreti del 2009 con gli operai forestali che non prendono lo stipendio dal mese di aprile 2011.

La Regione Campaniain questi giorni sta verificando le regolari esecuzioni di quegli acquisti con i relativi collaudi dei mezzi per procedere (a questo punto chissà quando) all’accredito di quei fondi del 2009 che, ripeto, nulla hanno a che fare con giornate lavorative e stipendi.

Relativamente agli unici bandi con cuila Regioneaveva previsto l’utilizzo di somme in economia diretta per pagare giornate lavorative agli operai sui progetti approvati, preciso che, a fronte di una progettazione prodotta dalla Comunità Montana per un importo di 4 milioni di euro, sono stai ammessi a finanziamento solo 180 mila euro, e ciò,, nonostante i nostri reclami ed opposizioni prodotti in forma scritta e nei termini previsti; ma anche di questi fondi che coprirebbero meno di 10 giorni lavorativi, non c’è certezza, né dei tempi e né delle le modalità di accredito che sono ancora oggi tutti da dimostrare.

Ribadiamo, conclude Zaccaria Spina, la estrema ed improrogabile necessità di affrontare in modo serio il problema sia per il 2011 e, sia in modo strutturale per il futuro disegnando, finalmente anche il ruolo, le funzioni e le competenze delle Comunità Montane che, lo voglio ancora ricordare, sono composte dall’Assemblea dei Sindaci e rappresentano di fatto quell’unione di comuni già strutturalmente consolidata che si vuole abbattere per crearne altre nuove in modo fumoso e tutto da definire.

Per quanto ci riguarda saremo schierati in modo categorico a sostegno del settore della forestazione ed a fianco degli operatori forestali e delle loro famiglie”.

giovedì 29 settembre 2011

Sindaci del Fortore: sul "Molisannio" inquietante silenzio


Rabbia e sconforto, ma anche tanta consapevolezza e determinazione. Questa in estrema sintesi il clima avvertito ieri sera nell’aula consiliare del comune di San Bartolomeo in Galdo, affollata da tanti cittadini, sindaci, assessori e consiglieri comunali, che con lucidità e forza hanno dato sfogo al loro malessere. Sotto accusa il silenzio inquietante della Provincia, che dopo la iniziale mobilitazione per evitare il rischio della sua soppressione, scongiurato l’apparente pericolo, si è richiusa nella solita routine di gestione ordinaria.

Di ciò cittadini ed amministratori ne sono pienamente coscienti, tanto che da San Bartolomeo si è alzato un forte richiamo alle responsabilità politiche della giunta e dei consiglieri provinciali, colpevoli di non aver avviato un dibattito in Consiglio provinciale. Appare inverosimile che non si affronti pubblicamente un argomento così forte che investe il futuro della nostra provincia e delle giovani generazioni, alla luce della imminente razionalizzazione degli enti, legata alle dimensioni demografiche dei territori, che porterà nella nostra provincia al sicuro smantellamento di un centinaio di uffici periferici, cosa che determinerà il collasso occupazionale delle nostre comunità.

“Avrei preferito che tutti i sindaci – ha argomentato nel suo intervento il sindaco di Castelvetere Luigi Iarossi – avessero abbandonato la sala di Villa dei Papi come hanno fatto molti di noi per protestare contro il ritardo del Presidente Caldoro che ci ha fatto attendere oltre due ore e mezzo. Certo una mancanza di rispetto verso i rappresentanti delle istituzioni sannite. E’ utile perciò unire i nostri sforzi perché si è vincenti solo se vi è unità di intenti.”

E i convenuti non hanno escluso ipotesi di azioni clamorose. Sulla stessa lunghezza di Iarossi tutti i sindaci intervenuti, che sono chiamati a fare i conti quotidianamente con la grave crisi che colpisce i settori agricoli, del trasporto pubblico locale, della sanità, ma soprattutto della viabilità. Ma l’elenco delle assurdità non si ferma qui perché appare inspiegabile quanto paradossale che la ormai fantomatica strada fortorina, invece di partire dal centro più isolato per collegarlo con Benevento, si è realizzata con un tragitto al contrario fermandosi a Pietrelcina e forse nel tremila arriverà a San Bartolomeo per collegare l’ultimo centro del Sannio con il capoluogo.

In apertura dell’incontro vi è stato il saluto del sindaco di San Bartolomeo Vincenzo Sangregorio, a seguire gli interventi del sindaco di Baselice Domenico Canonico, del vice sindaco di Reino Antonio Verzino, mentre ha fatto pervenire i propri saluti il sindaco di Montefalcone Adamo Rossi, impegnato in un contemporaneo Consiglio comunale. A moderare i lavori è stato il consigliere Giovanni Ricciardi.

Dopo una dettagliata relazione tecnica dello studioso referendario Luigi Ruscello, è intervenuto il consigliere Antonio Pacifico che ha evidenziato le affinità antropologiche tra le popolazioni dei Pentri, Irpini, Caudini e Dauni con il Molise, auspicando una riunificazione di tutti i movimenti e di tutti i territori dell’antico “Samnium”. Poi la parola è passata ai cittadini che hanno evidenziato la totale assenza delle istituzioni. Non sono mancate le critiche ad un esasperato Napolicentrismo che a causa della incapacità di spesa dei fondi comunitari, hanno relegato la Campania ancora nell’obiettivo uno, mentre i comuni molisani con il loro Pil sono usciti dall’obiettivo uno.

A gran voce c’è stata poi l’appello che a guidare il processo di unificazione al Molise sia la città capoluogo: solo a fronte di un forte segnale di compattezza tra i territori sarà possibile avere quel peso politico che ci metterà di mettere alla pari il Sannio con il Molise. Il Comitato “Salviamo il Sannio” ha incassato è si è fatto garante, attraverso i suoi rappresentanti, della delega e svolgere funzioni di collegamento tra le istituzioni del Sannio e quelle del Molise.

ww.ntr24.tv

mercoledì 28 settembre 2011

Norma ‘ammazza blog’ sul ddl intercettazioni


(Rainews24) – Giovedi’ 29 settembre in piazza del Pantheon a Roma alla manifestazione del ‘Comitato per la liberta’ e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’ contro le iniziative del governo per “imbavagliare l’informazione con la legge sulle intercettazioni”, interverranno anche blogger e internauti per scongiurare le norme cosiddette “ammazza blog”.

Il comma 29 dell’art. 3 del ddl intercettazioni su cui l’esecutivo sembra pronto a porre la fiducia prevede infatti che “per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro 48 ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita’ della notizia cui si riferiscono”. La mancata rettifica nei termini comporterebbe per il blogger una sanzione pecuniaria sino a 12 mila euro.

Il movimento hacker si e’ gia’ messo in moto e sta pianificando interventi dimostrativi online, cavalcando anche l’entusiasmo del boom elettorale del partito dei pirati tedesco durante le elezioni del parlamento federale berlinese, dove ha ottenuto 15 seggi su 141, con l’8,9% dei voti. Anche la gente comune si sta organizzando, tanto che nelle ultime ore il numero di chi ha assicurato la sua partecipazione alla manifestazione del 15 ottobre, a Roma, indetta dagli ‘indignati’ e’ salito vertiginosamente e ha superato quota 14mila. Su Twitter e’ un susseguirsi di cinguettii che cercano di pubblicizzare la notizia e di suscitare una reazione positiva contraria alle indicazioni governativa: “no al bavaglio al web” e’ il grido del social network. Ma e’ soprattutto nelle chat-room private che si stanno gia’ valutando quale sia il modo migliore per mettere in pratica un “gesto di protesta che metta in ginocchio chi di censura vuole ferire”.

domenica 25 settembre 2011

La Gelmini e il Cern di Ginevra

Paghiamo fior di quattrini per mantenere la Casta e questa non si preoccupa nemmeno di studiare un po' di geografia. Infatti, secondo il ministro Gelmini l'esperimento che ha scoperto come i neutrini possano andare più veloci della velocità della luce sia stato fatto nel tunnel che comunicherebbe il Gran Sasso e la Svizzera. Peccato però che questo tunnel non esiste. Questo è il ministro che dovrebbe giudicare i docenti. Ma ci faccia il piacere! Ed ora ecco il comunicato stampa pubblicato sul portale del ministero della Pubblica (d')istruzione.

Il titolo:

Dichiarazione del ministro Mariastella Gelmini
"La scoperta del Cern di Ginevra e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale importanza".

Il comunicato stampa:

"Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo.

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.

Inoltre, oggi l'Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l'anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante".

mercoledì 21 settembre 2011

Casoria come Pietrarsa: no allo stupro dell’Alenia

Postiamo la lettera consegnata ai cancelli dell’Alenia di Casoria il 19 settembre scorso

Pietrarsa, Castellammare, San Leucio, Mongiana: le eccellenze dell’industria meridionale sono state ridimensionate dai governi del Nord dopo il 1861, con l’obiettivo di accelerare l’industrializzazione di una sola parte del Paese.

Adesso che la crisi mondiale morde, la Lega, partito che si presenta alle elezioni solo in una parte d’Italia, prende il controllo di un gruppo industriale pubblico – Finmeccanica – e opera per trasferire le eccellenze industriali dall’area di Napoli a Varese, con la fusione di Alenia e Aermacchi: un vero stupro industriale.

E’ assurdo il trasferimento della sede legale da Pomigliano d’Arco (sede principale) a Venegono (dove opera l’azienda più piccola) ed è socialmente drammatico il ratto della direzione commerciale, che porterà il potenziamento delle commesse in Lombardia a danno del polo dell’aerospazio campano, fatto di centinaia di aziende di qualità e della sede nazionale del Cira.

Cari dipendenti dell’Alenia, tutto ciò accade mentre Napoli si prepara a ospitare nell’ottobre 2012 l’Expo mondiale dell’aerospazio, arrivato nella nostra regione non per caso ma perché da novant’anni questa terra è all’avanguardia nel settore del volo, così come in passato lo è stata per le ferrovie e la cantieristica navale. Cosa ce ne faremo di una fiera tra un anno se il tessuto industriale sarà in via di smantellamento?

Sia chiaro a tutti: dietro il ridimensionamento dell’Alenia non c’è un progetto industriale ma una scelta politica. Perciò politica deve essere la risposta. Chi rappresenta nel governo, nel parlamento e nelle istituzioni tutte questo territorio faccia per una volta uno sforzo di coesione. Diciamo insieme basta alle rapine della Lega.


By Meridionalismo.it

20 settembre 2011


(la lettera è stata consegnata ai cancelli dell’Alenia di Casoria il 19 settembre 2011)

sabato 17 settembre 2011

Porcellum, firma anche tu


Continuano a parlare di libertà e democrazia, ma in Parlamento gli eletti sono stati decisi dai partiti che ci hanno sottratto la libertà di scegliere e votare chi vogliamo che ci rappresenti. Ogni giorno che passa questa “cerchia ristretta” diventa sempre più una vera e propria CASTA che difende solo i propri interessi e si concede sempre più benefici, immunità e vantaggi, spesso personali.

Ma questa CASTA COSTA! Ogni giorno di più! E in un momento di “grave crisi economica” tutto questo ci sembra “ingiusto e immorale”. Ai cittadini si chiedono sacrifici e si impongono sempre più tasse e balzelli; a loro vanno sempre più privilegi che li trasformano in una èlite di intoccabili.

E’ ora di dire basta a tutto questo! Costruisci con noi una nuova etica e riconquista insieme a noi la “vera democrazia” che porti in parlamento chi lo merita e chi vuole fare solo gli interessi del paese e non di una parte o di un’altra della CASTA. FIRMA, FAI FIRMARE E SOSTIENI, il referendum contro LA LEGGE PORCELLUM. RiappropriaTi della tua indipendenza per scegliere chi Ti deve rappresentare.

Noi ci mettiamo la firma. Firma anche Tu.

www.laltrosud.it

mercoledì 14 settembre 2011

Sui sentieri del brigantaggio, presentazione libro di Secola


L'Associazione Culturale Ricreativa Sportiva "I Cavalieri Della Collina", in collaborazione con ENGEA (Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali) e ASD Amico Cavallo, organizza a Casalduni (Benevento) la seconda edizione de “Sui sentieri del brigantaggio”, per il 17 e 18 settembre prossimi, un itinerario storico-naturalistico tra le popolazioni dell'Alto Sannio.

“L'evento – si legge nelle note di presentazione - ha lo scopo di ricordare le vittime della repressione attuata dall'esercito piemontese nei confronti di popolazioni inermi all'indomani dell'unità d'Italia e rappresenta uno stimolo per la salvaguardia ambientale che meglio si può attuare attraverso la sorveglianza a cavallo del territorio".

Questo il programma

sabato 17/09/2011
raduno dei partecipanti presso la sede de "i cavalieri della collina" in contrada colli casalduni
ore 18.00 - Inizio manifestazione - Interventi delle Autorità - Benedizione del Campo di equitazione
ore 18.30 - Presentazione del libro "Il brigante Secola" di A. Bianco - moderatore: Gabriele Palladino
A seguire: “Il cavallo e la salvaguardia ambientale. Il cavallo - siamo sicuri di amarlo?” -
interventi dei partecipanti
ore 19.00 - esibizione salto ostacoli degli allievi di Tufini Country club
ore 19.00 - esibizione di monta vaquera
ore 19.30 - esibizione di monta western
ore 20.00 - spettacolo di musica popolare
a seguire: “Il falo' e la chitarra in una notte sotto le stelle (canti e balli intorno al fuoco per tutta la notte). Saranno allestiti stands gastronomici ed esposizioni di prodotti tipici

domenica 18/09/2011
ore 7.30 - Partenza per Fragneto Monforte
ore 10.00 - arrivo a Fragneto Monforte - in presenza delle autorita' "lasciamo un messaggio" (piantiamo un albero per azzerare l'impatto ambientale della manifestazione)
ore 12.00 partenza per Fragneto l'Abate - brindisi in piazza
ore 12.30 partenza per l'oasi naturalistica di Campolattaro (sosta pranzo per cavalli e cavalieri)
ore 16.30 ritorno a Casalduni

www.ntr24.tv

sabato 10 settembre 2011

Comunità Montana del Fortore. Mancano le risorse per pagare gli operai forestali

La Giunta esecutiva della Comunità Montana del Fortore ha provveduto a deliberare sulla gravissima crisi che riguarda il settore della forestazione e gli operai forestali unitamente alle loro famiglie. Nonostante l’Ente ha rispettato in modo capillare e preciso tutti gli adempimenti di propria competenza nei confronti della Regione Campania, a tutt’oggi non solo non risulta la copertura finanziaria reale del Piano per il 2011, ma non risultano gli accrediti delle somme necessarie per il pagamento delle mensilità agli operai in servizio sui cantieri ed impegnati nella campagna Anti Incendio Boschivo.

Grazie alle anticipazioni di cassa predisposte dall’Ente stesso, è stato possibile corrispondere le retribuzioni fino al mese di Aprile per cui, molte famiglie che sono monoreddito non sono più in grado di assolvere agli impegni assunti, né riescono più a fronteggiare le esigenze minime di vita quotidiana.

Nella considerazione che la situazione è diventata pressoché insostenibile la Giunta Esecutiva ha deliberato di: richiedere a Sua Eccellenza il Prefetto dl Benevento un forte e pressante appello presso la Regione Campania, al fine di prevenire problemi di ordine pubblico, con ricadute sulla privata e pubblica incolumità, anche in considerazione di manifestazioni di protesta auto­indetta ed organizzata da gruppi di lavoratori forestali, al di fuori degli alvei sindacali riconosciuti; sollecitare la Regione Campania all'accredito immediato delle risorse (almeno di quelle indicate nel Piano stralcio Annuale Esecutivo, approvato dalla Regione Campania) per soddisfare le legittime aspettative degli addetti ai lavori forestali, ridotti ormai allo stremo e del tutto impotenti ad affrontare le obbligazioni in precedenza assunte; demandare alla Regione Campania di trovare soluzioni pratiche, efficaci ed idonee alla copertura delle reali esigenze del piano Forestale, garantendo che il 20% delle risorse tagliate dalla Legge Finanziaria Regionale n. 4/2011 vada comunque coperto, anche a beneficio di quegli Enti che hanno avuto la sfortuna dl vedersi esclusi dalla graduatoria dei PSR 2007/20013 attualmente ancora in itinere; invitare quanti di competenza alla convocazione ad horas della Cabina di Regia per concordare una strategia comune in grado di traghettare l’intero comparto idraulico-forestale verso una soluzione condivisa da tutte le parti in campo, magari anche con ricorso al Governo nazionale per il riconoscimento della Cassa Integrazione Sociale, per ovviare alla scarsità delle risorse regionali che allo stato sembrano non consentire il raggiungimento delle fasce occupazionali per gli addetti del settore.

"Ci auguriamo, ha affermato il Presidente Zaccaria Spina, che si trovi immediatamente una soluzione al problema dei pagamenti degli stipendi attesa anche la impossibilità dell’Ente locale di fronteggiare oltremodo la gravità della situazione che si è venuta a creare presso le famiglie degli interessati. Allo stato risulta complicato assicurare anche una corretta esecuzione del piano”.

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martedì 6 settembre 2011

Antonio Secola, brigante per caso. Storia di un meridione povero e ribelle


Postiamo la recensione di Ottavio Lucarelli apparsa su Repubblica/Napoli del 13 agosto.

Un libro che racconta la storia di un brigante per caso, Antonio Secola, muratore del Fortore, l’area montana del Sannio che confina con Puglia e Molise. La vicenda di un operaio travolto dagli eventi dell’Italia post-unitaria, che raccontati dai vincitori piemontesi, hanno sovrastato e cancellato per decenni le ragioni dei vinti.

Chi sono i vinti? Sono tutti briganti come li hanno descritti i “nordisti” vincitori? Secondo l’autore Antonio Bianco rappresentano piuttosto un movimento popolare fedele ai Borbone che rivendicava la volontà, spesso tradita dal doppiogiochismo dei signori locali, di non sottomettersi alla monarchia sabauda.

Una storia di un Meridione povero e ribelle. Rinchiuso nel carcere di Campobasso perché accusato di un furto commesso per sfamare la sua famiglia. Secola quando esce diventa brigante e conquista la fiducia del “comandante” Caruso ma appena si rende conto che l’epilogo è vicino si consegna ai piemontesi.

Avrà salva la vita, ma sarà rinchiuso fino alla morte nel penitenziario dell’Isola d’Elba. Secola confesserà, al collegio giudicante del Tribunale di Caserta, tutti i suoi crimini nella convinzione di poter avere qualche sconto di pena ma lo farà anche per vendicarsi di qualche “signore” de Fortore che durante la rivolta aveva fatto il doppio gioco.

Il brigante farà i nomi dei potenti accusandoli di connivenza con il brigantaggio e questi saranno giudicati e alla fine assolti. Una rilettura critica attorno alla storia di un muratore vittima di un ideale rivendicato da tanti “banditi” delle montagne del Fortore che alimentarono la cruenta storia del brigantaggio.